Molto spesso si sente parlare dell’impatto che i rifiuti hanno sulle nostre città. Essi sono causa di molestie di vario tipo, visivo, spaziale e soprattutto olfattivo. In quest’ introduzione daremo una definizione più precisa della parola “rifiuto” e prenderemo una vista dall’alto della loro complessa gestione.

Prima di tutto, che cos’è un rifiuto?

Un rifiuto è una qualsiasi sostanza di cui un possessore abbia intenzione o l’obbligo di disfarsi o di cui si sia già disfatto.

In questa breve panoramica non andremo a categorizzare i vari tipi di rifiuto, ma ci accontenteremo di questa, seppur breve, definizione. Una volta che si è generato il rifiuto, bisogna adoperarsi per sapere come disfarsene. I cittadini hanno il dovere di porre i rifiuti che producono in appositi contenitori (i cassonetti) o consegnarli direttamente ad un’ente che si prenda la responsabilità della loro gestione. Gestire il rifiuto e disfarsene sono due concetti che fin da ora dovremo distinguere:

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Nei prossimi articoli andremo a parlare della gestione in modo più specifico dal momento che sono previsti vari tipi di analisi:

In ultima analisi vedremo la vera e propria GESTIONE DEI RIFIUTI, studiando il funzionamento dei trattamenti meccanico-biologici, il bioessiccamento, i termovalorizzatori e altri metodi per smaltirli. Purtroppo non sempre ciò è possibile, e ne vedremo il motivo.

Perciò prenderemo in esame questi punti, trattandoli in maniera che siano fruibili, ma soprattutto comprensibili a tutti.

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