SENTENZA

Dopo aver ascoltato le prove forniteci da ambo le parti ed averle esaminate con cura dichiariamo la soia:

COLPEVOLE di tutti i fatti per i quali è stata accusata.


ALTERNATIVE SOSTENIBILI

Le fave sembrano rappresentare la via giusta per il cambiamento.

In un nuovo studio pubblicato su Foods dai ricercatori del Dipartimento di scienze alimentari della Københavns Universitet viene dimostrato che questo legume non solo è una ricchissima fonte non-soy di proteine vegetali ma è decisamente l’alternativa migliore per l’ambiente.

«Molti consumatori chiedono alternative alla soia, una coltura che mette a dura prova l’ambiente. Questo ci ha spinto a trovare un metodo di lavorazione delle fave che ci consentisse di produrre una polvere proteica concentrata. Uno dei vantaggi di fave è che possono essere coltivate qui, localmente in Danimarca. Questa è un’ottima notizia per il clima»

Iben Lykke Petersen – una delle autrici dello studio

Le fave sono climaticamente più sostenibili proprio perché possono essere coltivate localmente, a differenza della soia. Le fave vengono coltivate soprattutto in Medio Oriente, Cina, Etiopia ma anche in Paesi europei mediterranei come l’Italia: comprare prodotti del territorio è sempre il primo passo,

Parliamo invece della fava utilizzata come alternativa nelle diete vegetariane e vegane: anche sotto questo aspetto possiamo ricorrere al nostro valido sostituito sostenibile. I ricercatori hanno infatti testato varie colture, cercando quelle con il maggiore potenziale come polvere proteica rivelando che le fave sono migliori di lenticchie, amaranto, grano saraceno e quinoa in rapporto sostenibilità/proteine.

ALLA PROSSIMA INCHIESTA!

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