Le campagne vaccinali e gli apparenti allentamenti delle misure restrittive, sembrano accompagnare da oggi l’avanzare della primavera, portando una ventata di speranza che ci porta a pensare all’organizzazione di un’eventuale vacanza estiva.

Seppur possa essere apparentemente insensato parlare insieme di sostenibilità e turismo, in realtà i due temi presentano forti connessioni e spunti di analisi.

Il turismo genera il 10% del PIL italiano e 10% dell’occupazione totale nazionale, ecco perchè molto spesso si sente parlare di turismo come mezzo per lo sviluppo economico di un paese, senza però andare a fondo in ciò che si intende per turismo. Viaggiare, infatti, non è soltanto fare vacanza o vedere posti nuovi, ma vuol dire soprattutto entrare in contatto profondo con nuovi territori e culture, vivendole nel quotidiano e da vicino.

Con il termine “turismo responsabile” si intende non solo l’esperienza dei turisti che visitano una destinazione, ma anche il cambiamento della qualità della vita dei suoi cittadini e i rapporti che questi ultimi hanno con il proprio territorio, guardando ad esso con rispetto e curiosità. Un turismo sostenibile è possibile non solo utilizzando mezzi di trasporto meno impattanti per l’ambiente, ma anche attraverso la consapevolezza ed il rispetto culturale nei confronti del luogo che si sta andando a visitare.

Per chiarire e approfondire tutto questo, nasce in Italia IT.A.CÀ, il primo e unico festival nazionale sul turismo responsabile. IT.A.CÀ parla di luoghi, culture, società e natura attraverso la condivisione di workshop, documentari, mostre artistiche, concerti, itinerari e molto altro ancora.

Il tema 2021 per la 13°edizione del festival è “Diritto di respirare”. La mancanza di respiro fisico e psicologico è stata al centro di questo biennio pandemico, ma lo è anche nella pericolosissima crisi climatica che il nostro pianeta attraversa da anni. Durante il festival è possibile dibattere su nuovi modelli di viaggio e di come essere viaggiatori più consapevoli sia verso gli altri che con noi stessi. Esso consisterà in un tour con diverse tappe in tutta Italia, in cui il concetto fulcro dell’edizione verrà smembrato ed analizzato sotto diversi punti di vista, in relazione anche alla sede e al territorio di svolgimento dell’incontro.

Citando lo stesso sito web di IT.A.CÀ:

“Il festival non vuole essere solo la vetrina di progetti italiani e internazionali, ma offrire la possibilità di vivere in prima persona esperienze di turismo sostenibile che dal basso danno vita a nuove economie, turistiche e non solo, lo stesso mondo delle migrazioni diversamente considerato, concorre alla costruzione di nuove possibilità di sviluppo.”

Il dono della scoperta è uno dei più preziosi che esistano e il viaggio un modo molto emozionante di ricevere tale dono. Agire sostenibilmente deve dunque stare alla base del nostro rapporto con le nuove conoscenze e ricerche. Sostenendo IT.A.CÀ ed i suoi contenuti arricchiamo noi stessi e il piacere della scoperta.

Illustrazione di Giulia Gardelli per la XIII edizione del Festival IT.A.CÀ.
Annunci
Annunci

Rispondi